- 2044
- Rassegna Stampa
- 27 Giu 2010
Di M. C. – Bologna.
Bologna, giugno 2010 – La freschezza compositiva di Popora emerge tutta e al meglio nell’ultimo CD prodotto da Centaurus che ne raccoglie sette splendide cantate.
La voce del baritono Luca Casagrande, in forma strepitosa, notevole per caratteristica timbrica personale e inconfondibile, interpreta con tecnica estremamente evoluta i diversi testi, conferendo a ciascuno la verità del proprio contenuto. Mediante questo approccio “teatrale” alla musica, l’artista riesce senza fatica alcuna a variare nei toni e nei colori, rendendo i difficili passi di agilità reali strumenti espressivi piuttosto che meccanici passaggi virtuositici. Superba l’interpretazione della cantata Quanto s’inganna oh quanto.
Di rimarchevole interesse è anche il libretto che accompagna il CD. Redatto e curato dallo stesso interprete, e produttore, riporta al suo interno la motivazione delle scelte estetiche e interpretative delle cantate (dettaglio, questo, troppo spesso trascurato all’interno dei materiali di accompagnamento a spettacoli o a dischi), nonché una seria documentazione critica, chiara e precisa, relativa al contesto compositivo delle cantate, con attenzione particolare all’importanza dell’apporto dei cantanti della scuola di Porpora, Farinelli in particolare – nonché dei maggiori artisti vocali del primo Settecento – e del maggior librettista dell’epoca, Metastasio. Troppo spesso la storia della musica celebra i compositori trascurando l’importanza, per gli stessi compositori, degli esecutori e dei librettisti.
Ottimo il violoncello di Marcello Rosa, che in Porpora, come dev’essere, emerge in tutta la sua robusta e al tempo stesso delicata e comprensiva pienezza. Intonazione praticamente perfetta.
Meno interessante Filippo Emanuele Ravizza, che ha perso molto dello smalto che riusciva, fino a un paio d’anni fa, a dare ai suoi continui cembalististici. Smalto sostituito, purtroppo, da una certa isteria e frettolosità esecutive piuttosto irritanti. Si tratta, comunque, sempre di un artista di notevole livello, qui evidentemente meno in forma rispetto ad altri CD registrati per Centaurus Music.
Bellissima la grafica di Reinaldo Ferro e la fotografia di Immart Studio.
M.C.
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