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- Rassegna Stampa
- 08 Apr 2000
Trento, Palazzo a Prato, l’08 aprile 2000.
Nato proprio a Trento nel settembre 1998 senza sostegni o patrocini di alcun tipo da parte delle istituzioni pubbliche della città ( glissiamo per pura decenza sul secco “no” da parte dell’Assessorato alla cultura del comune di Trento, nel ‘97 – ufficio allora ricoperto dal Sig. Claudio Visintainer, a sua volta “corroborato” dall’ attività (?) del Centro S. Chiara diretto dal Sig. Ossnoser e dalla discutibile “consulenza” della Sig.na Pietrantonio – al supporto proposto per l’allestimento di “Alarico” di Agostino Steffani (1654-1728), allestimento, lo sottolineiamo, totalmente finanziato da privati. Il che dimostra che razza di amministratori Trento possa vantare) “Il melodramma barocco. La poetica della meraviglia” è stato riproposto a Palazzo a Prato, Sala delle Quattro Colonne, l’8 aprile 2000. Una riproposta di successo. Meritato.
Si tratta di un concerto che ha lo scopo dichiarato di avvicinare il pubblico, colto e non, ad un repertorio eseguito molto raramente in Italia, non solo in forma scenica e con orchestra, ma anche in forma quasi “cameristica”, come spesso si usava nel Settecento, a sole voci e clavicembalo. […]
[…] Luca Casagrande ha dato l’ennesima prova di essere un vero stilista, ripresentando il suo autore barocco d’elezione, uno dei grandi pioneri dell’epoca d’oro del melodramma, Agostino Steffani, con consapevolezza, precisione, delicatezza e puntualità. L’imperatore Marco Aurelio (“Marco Aurelio” 1681) nella scena “Ecco di mie sciagure…” e il patrizio romano Pisone, in numerose scene e arie da “Alarico (1687), sono stati interpretati senza una smagliatura. Emissione equilibrata, tecnica pressoché inappuntabile, dizione chiarissima, fraseggio elegante, autentico buongusto nelle parche fiorettature, presa ferrea sul pubblico, senza ricorrere a nessun eccesso esibizionistico. […]
E. R.
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